Ecco gli ultimi interventi del circuito Willoworld e dei membri del social network Rivoluzione Creativa. Buona lettura a tutti!!!
EUPHORIA
La luce è soffusa. La grande sala è appannata di fumo. La musica rimbomba. La massa brulica, si muove come un cumulo di formiche intrappolate che stanno per impazzire, ma anche in mezzo a loro la scorgo. La sua massa di capelli arancioni si agita forsennata. Cattura subito la mia attenzione... continua...
LE REGOLE SOCIALI
L’interminabile corridoio dal pavimento di piastrelle chiare e lucide lasciava intravedere, lungo i muri a destra e a sinistra, due serie di porte grigie posizionate in maniera regolare e simmetrica tra loro, e la sala d’attesa a quegli uffici, ricavata mediante batterie di sedie collegate tra di loro e poste in quattro o cinque file uniformi nella larga sala che fronteggiava il corridoio stesso, era piena a metà di persone che attendevano pazienti il proprio turno... continua...
TOMMY
“Tommy, riesci a sentirmi?”
Non avevo mai visto la luce fino a quel momento. La luce fa male. È come un taglio sulla fronte, come se qualcuno dilatasse i lembi di una ferita strappandoti la pelle di dosso. Ma subito il dolore si acquieta, e ti ritrovi a galleggiare in un bagno incolore, perché anche se c’è chi dice che la luce è bianca, per me i colori non significano niente. Non so cosa siano. Non l’ho mai saputo... continua...
IL RE DEL PORNO (ovvero dal "complesso" al "successo")
Francamente non ricordo bene quando è stato il momento in cui ho capito di avere qualcosa di anormale; forse a otto anni, la sera in cui una mia cugina adolescente, dopo avermi costretto a fare la doccia insieme a lei con la scusa che sporchi non si può andare a letto, era rimasta per un sacco di tempo inginocchiata davanti a me con aria stupefatta... continua...
EREDITÁ SEGRETA
Tullia si lasciò cadere dallo scivolo, col sole in faccia che le rubava il sorriso. Atterrò sulla sabbia e si rialzò in piedi di scatto, perché la sua amica Chiara stava venendo giù. Ebbe una breve sensazione di vertigine e avvertì qualcosa di caldo e bagnato. Il primo pensiero, il più imbarazzante, fu che si era fatta la pipì addosso. Ma c’era qualcosa di strano… continua...
LA CANZONE DEL CERVO
La notte è un grande mistero, almeno per i bambini.
La notte fa paura, perché sei costretto a chiudere gli occhi e a tuffarti nelle tenebre liquide, dentro un oblio che non riesci a capire. Sotto le coperte guardi il soffitto, nella penombra della tua camera da letto, rischiarata appena dalla lampadina a 40 volt dell’ingresso, quella che la mamma ti lascia sempre accesa. Eppure al mattino è spenta, il che significa che il tuffo nel buio accade inevitabilmente ogni notte, complici i tuoi genitori… continua...
NEVE AL SOLE
La porta si chiudeva, lasciando sempre tra quelle quattro mura tutta l’amarezza, le paranoie, l’inquietudine, che ancora, dopo tre anni, non lo mollavano. Tirava su col naso, usciva di casa e non potevi fare altro che camminargli affianco. Lui aveva il suo passo, il suo ritmo, accompagnato solo dalla sua musica... continua...
IL VERME ZANNATO
Ho solo trentatre minuti per raccontarvi tutto, e dico proprio tutto, perché se mi dimentico di qualcosa potreste fare la mia stessa fine, perciò devo essere preciso. No, niente introduzioni, solo fatti. Fatti... continua...
LA MEMORIA DEL SASSO
Mi accade così, all’improvviso, di scoprire che la mia casa è un museo di stili scadenti, eppure è ancora familiare, ma opprimente come un abbraccio decrepito.
Poi il buio tracima nelle stanze e avverto la presenza della mia donna... continua...
SCENE DA UN MOBBING
Riflessioni, frustrazioni si affollano in questo momento fermo.
Stasi senza vita, senza rabbia davanti a uno schermo che è come la vetrina dei giocattoli.
Si muovono attorno a me uomini dentro uno spazio ristretto, quel tipo di uomini che in guerra comanderebbero le truppe... continua...
L'EROE
L’eroe sa che non farà ritorno, ma ha bisogno di legare ad un filo la speranza... continua...
UNA CAREZZA ANCORA, PASSERÁ
Un'autostrada corre libera e veloce; i treni sfrecciano nervosi sui binari; un uomo sotto un ombrello, ventiquattrore in mano... continua...
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Foto di: http://www.flickr.com/photos/stopdown/
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