Limbo é un libro blog di GM Willo illustrato da Charles Huxley. Per scoprire il mondo di Limbo iniziate a leggere dal primo capitolo e addentratevi in un universo di misteri e magia. Se amate la fantasy, trovere in questa avventura qualcosa di diverso…
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Sogni ricorrenti – Un canto per il padre
Era sorto un giorno di sole attorno alla tenda. Il giallo rimaneva sulla superficie del deserto, nella sabbia che si perdeva in dune e dossi all’orizzonte. Ma il cielo era limpido e il sole brillava di una luce fresca. Si riuscivano anche a vedere le Montagne della Notte, guardando nella direzione dalla quale il giorno prima Jade e Misar erano sopraggiunti.
La ragazza pensò che fosse una giornata inadatta ad un funerale. Troppo luminosa, troppo allegra. Era uscita presto quella mattina, poco dopo che Misar si era svegliato ed aveva trovato il corpo del suo vecchio amico già freddo. L’anziano era rimasto accanto a suo padre per un po’ di tempo, sussurrando delle parole che potevano appartenere a una canzone o a una preghiera, o forse ad entrambe le cose. I Canti di Limbo, la voce di Seidon che aleggiava nelle valli e sugli altopiani, melodie misteriose che la gente percepiva quando un evento era prossimo o appena trascorso. Questi canti si trasformavano in preghiere che la gente usava per ringraziare Seidon ed omaggiarlo.
Ma la mitologia Arcon non l’aveva mai convinta del tutto. Le vennero cosi in mente i Misteri, e si mise a ridere. Sciocchezze, pensò, e continuò verso il boschetto che si trovava oltre le prime dune nei pressi della tenda. Laggiù pascolavano i due muli che trasportavano la tenda e l’equipaggiamento di Misar e di suo padre. Adesso erano suoi, come tutto il resto, compreso il maledetto medaglione. [...]
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La ragazza pensò che fosse una giornata inadatta ad un funerale. Troppo luminosa, troppo allegra. Era uscita presto quella mattina, poco dopo che Misar si era svegliato ed aveva trovato il corpo del suo vecchio amico già freddo. L’anziano era rimasto accanto a suo padre per un po’ di tempo, sussurrando delle parole che potevano appartenere a una canzone o a una preghiera, o forse ad entrambe le cose. I Canti di Limbo, la voce di Seidon che aleggiava nelle valli e sugli altopiani, melodie misteriose che la gente percepiva quando un evento era prossimo o appena trascorso. Questi canti si trasformavano in preghiere che la gente usava per ringraziare Seidon ed omaggiarlo.
Ma la mitologia Arcon non l’aveva mai convinta del tutto. Le vennero cosi in mente i Misteri, e si mise a ridere. Sciocchezze, pensò, e continuò verso il boschetto che si trovava oltre le prime dune nei pressi della tenda. Laggiù pascolavano i due muli che trasportavano la tenda e l’equipaggiamento di Misar e di suo padre. Adesso erano suoi, come tutto il resto, compreso il maledetto medaglione. [...]
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