mercoledì 2 dicembre 2009

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La paura di essere buoni è uno dei mali del nostro tempo.
Gira il vento e l’aquilone che si porta appresso, fa una virata strana, sembra sul punto di sfracellarsi su un platano, spogliato dagli umori novembrini, poi s’impenna d’improvviso, vola alto sopra le case, il filo si strappa ed è finalmente libero…
Abbandonarsi all’amore è un lusso, non una debolezza.
L’aquilone è solo e ha un po’ di paura ma non si lascia scoraggiare. Prosegue la sua avventura, mentre il vento soffia più forte e la tempesta s’avvicina. L’aquilone sa che la pioggia lo sbatterà sul duro asfalto, ma sa anche che quella è la fine più giusta per un aquilone libero.
Accettare di fare parte di qualcosa di grande è come chiudere gli occhi e saltare…
L’aquilone è solo un puntino nel cielo ormai. Le prime gocce cominciano a cadere, la carta si bagna ma lui resiste ancora. Un‘ultima virata prima che, appesantito dall’acqua, si lasci precipitare.
Amare è intrepido e bellissimo. È come volare senza filo.

PICCOLE LETTURE CON CARNE DI CUORE TRITATA

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Un pessimista è un ottimista ben informato