lunedì 19 aprile 2010

THE PATROLMAN: Capitolo 15

Ci si avvia verso la conclusione di questa affascinante e violenta avventura on the road...



La Chevy sfreccia verso il confine, ho lasciato l'ospedale appena i dottori mi hanno tolto i 140 punti che hanno tenuto la mia calotta cranica attaccata al resto della testa, ovviamente non ho detto nulla a nessuno, sono semplicemente uscito, di notte, nel tepore di una calda serata estiva di Chicago. In qualche modo avrei rintracciato Maria e mi sarei fatto comprare il necessario per andare a riprendere Franky, ma nel parcheggio dell'ospedale è successo qualcosa di veramente strano... la mia Chevrolet era parcheggiata con le chiavi nel cruscotto, al suo interno, appoggiata sui sedili posteriori un'enorme borsa nera con dentro tutto il necessario... vestiti, soldi, la mia 44, un AK 47 e tante, tante munizioni. Accanto alla borsa un biglietto simile a quello trovato insieme alle chiavi della cassaforte del consigliere "bastardo" Jefferson: "Non fallire l'ultima missione, vecchio Joe, noi non ci saremo più!" Nel cassetto anteriore ho trovato siringhe e fiale di morfina... il serbatoio era pieno!
Sto guidando quasi ininterrottamente da due giorni, ho attraversato il Wisconsin, il Minnesota, conto di entrare in Canada dal North Dakota dove l'Interstate 85 diventa la 35 secondo la numerazione canadese. Saskatoon è ancora abbastanza lontana, ogni tanto devo fermarmi in qualche lurido autogrill per buttare giù qualcosa e, quando santo arrivare il dolore, spararmi della morfina direttamente in vena! Tengo la radio sintonizzata sui canali nazionali, una notizia arriva come un siluro, riguarda un consigliere comunale di Rock City in California... è scomparso da più di un mese e nella sua cassaforte sono state trovate le prove che intascava soldi pubblici, forse con la complicità di altri politici, oltre a del materiale pedopornografico... "alla buon'ora!" penso dentro di me... lo scandalo rischia di far cadere la Giunta Comunale... indaga l'FBI.
Finalmente una soleggiata e limpida mattina arrivo al confine... se per caso dovessero fermarmi per perquisire la Chevy il piano andrebbe a farsi fottere e per Franky non ci sarebbe più niente da fare! Alla guardia di confine statunitense mostro il tesserino della CHP, "viaggio di piacere amico... mi sono rotto il cazzo del caldo californiano e mi voglio congelare un po'..."
Mi lascia andare senza storie, fa un cenno al collega canadese che mi invita a passare... tutto fila liscio!
Mi fermo al primo motel, chiedo una stanza, infilo la borsa sotto il letto e mi ficco tra le lenzuola, non ripartirò prima del pomeriggio.
Studio la cartina stradale, la cosa migliore è proseguire sulla 35 fino a Weyburn, poi la 39 fino a Milestone e da lì la 6 verso Regina, infine la 11 dritto fino a Saskatoon... che nome del cazzo! Piombo in un sonno profondo, la testa mi ronza, sogno Maria e i ragazzi... mi dispiace di dover crepare!
Alle 4 del pomeriggio mi sveglio, è ora di rimettersi in marcia, la spossatezza è passata... prendo la borsa, pago il conto all'anziano alcolizzato della reception e riparto... dovrò guidare tutta la notte... fra un po' spero di rivedere Franky... non so come fare a rintracciarlo a Saskatoon... dovrebbe essere un buco di città, i malviventi saranno pochi... non dovrebbe essere difficile... sperando sia ancora tutto intero... chissà cosa ha combinato!
La radio sta sparando una canzone... il sound vagamente Country... sembra scritta per me... continua a ripetere: "prendila semplice, prendila semplice"... è una parola... "puoi perdere, puoi vincere..." Aquile del cazzo!

Massimo Mangani - Leggi gli altri capitoli

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