Con Layla giocavamo a fare i dottori...
Tutto incominciò per sbaglio, perché spesso succede così, la vita intendo, è tutta un dannatissimo errore! L’attrazione, il sesso, la complicità, l’amore (o quello che è) e poi le prime litigate, gli umori, le noie… Arriva il tempo in cui servono distrazioni, nuovi stimoli, accelerazioni cardiache e sballi di testa. Ti prende una fantasia che poi proponi al partner… e una cosa tira l’altra.
Quello stupido gioco risvegliò qualcosa in me che doveva rimanere per sempre sopito.
“Chiamami dottor Jacob” le dissi, avvicinandomi con il bisturi in mano.
Poi fu una pioggia di sangue.
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