L’arte di Kisciotte é un vero e proprio atto di guerriglia volto a sovvertire il pensiero stagnante che risiede nel vecchio sistema dei diritti d’autore, ovvero il copyright. Da anni la sua figura rimbalza nell’etere sotto forme sempre nuove, sfuggente come una libellula, letale come il pungiglione di uno scorpione. Nonostante la sua violenza comunicativa, egli pratica una protesta sovversiva ma pacifica. L’aggressione è sempre e solo pura provocazione.
Ormai famoso il suo sabotaggio alla biblioteca di Colonia, dalla quale asportò con le forbici 7643 sezioni di libri, quelle in cui compariva il simbolo della “C” cerchiata che simboleggia il copyright. Utilizzò poi questi minuscoli pezzettini di carta per comporre un enorme collage che rappresentava un falco in volo, opera che poi regalò al direttore della biblioteca. Riuscì a sfuggire alle forze dell’ordine tedesche saltando sulla mongolfiera di Capitan Camarra, ma questa forse è pura leggenda metropolitana.
Un’altra ammirevole performance fu quella di Londra. Finanziò lui stesso l’apertura di un piccolo negozio di dischi che venne subito chiuso. I clienti infatti, appena acquistavano la merce, venivano avvicinati da Kisciotte armato di un piccolo lanciafiamme. L’artista afferrava l’oggetto appena acquistato e lo scagliava a terra dandogli fuoco. Questa volta venne condannato solo ad un piccolo risarcimento ma, come già detto, il negozio venne chiuso dopo poche ore dall’apertura.
Non si sa bene dove sia nato. Molto probabilmente non è neanche europeo. Qualcuno dice che venga dall’Australia e che laggiù è ricercato dalle autorità sotto un altro pseudonimo.
Citazioni: Se scarichi illegalmente e poi pubblichi sotto copyright sei un fottutissimo ipocrita!
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