LA CALMA ARTIFICIALE
L’uomo camminava per strada insieme a tutti i pensieri che gli giravano nella testa, ed i suoi passi cercavano di scansare i piccoli accumuli d’acqua che si erano formati sui marciapiedi, dopo la pioggia insistente di quel pomeriggio... continua...
NUVOLE
Ho imparato a guardare il cielo, a leggerlo cogliendone il significato. Anche oggi sono qui, da questa finestra vedo il cielo e le nuvole... continua...
IL DISEGNO PER LA COPERTINA DI UN LIBRO
La lampada illumina il piano dello scrittorio in modo implacabile, con la sua luce decisa, definita. Osservo i pochi oggetti là sopra, le carte disordinate, le matite, i piccoli abbozzi di disegno che ho già tentato più volte... continua...
UNA PENNA A SFERA DI NOME LINDA
C’era una volta una penna a sfera, di colore blu e col cappuccio, di quelle semplici ma che funzionano sempre bene, e corrono veloci tra le righe piroettando come ballerine. Si chiamava Linda e sapeva il fatto suo, perché si era già figurata che sarebbe diventata famosa... continua...
DUBLINO
Dublino credo sia l’unica città al mondo dove anche un razionalista come me può convincersi che i fantasmi esistono davvero... continua...
SOLO UN MURO CHE SI ABBASSA E LA TERRA CHE AVANZA
Non so bene come spiegartelo, ma con una matita posso schizzare sul vuoto lo scorrere delle vite che crescono, dal piccolo bocciolo alla maturazione piena... continua...
UN CAMPO DI CALCI
Quando entrai nel campo sportivo così piatto e liscio d’erba rasata, forse appena troppo alta ai margini, ma rada e quasi inesistente nelle zone più calpestate, mi parve subito troppo grande per me, per quei miei piedi piccoli, serrati nelle scarpe troppo nuove, da calcio, appena comperate per l’occasione, soltanto un numero più grandi in considerazione della mia crescita veloce... continua...
E LE 101 PAROLE DI...
L'OCCHIO PRIVATO
FILI D'ERBA
FEÉ VERTE
PAROLE CATTIVE
IL PROFUMO DEL SORRISO DEI BAMBINI
UNA BOLLA FATTA DI SILENZIO
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