lunedì 7 dicembre 2009

LETTURE IN JEANS

Ecco qui sotto gli ultimi interventi di Rivoluzione Creativa e degli altri progetti del circuito Willoworld.net. Entra in Rivoluzione Creativa e inizia anche te a creare insieme a noi!



MASTRO LINDO

«Che c’è Ciccio?»
Al bar Mastro Lindo chiamava tutti “Ciccio”, perché i nomi non erano il suo forte. L’interesse disinvolto che dimostrava per le persone aveva un che di genuino. Lungo e magro come un giunco, si chinava con la testa pelata per guardarti in faccia e stabilire un contatto. Aveva gli occhi lucidi, inumiditi dai troppi camparini, ma azzurri e sinceri come quelli di un cucciolo. Riusciva a vederti dentro, non so se mi spiego... continua...

IL NASTRO ROSSO

Il salice piangente è la mia casa: non fraintendetemi, non ho né una capanna sull’albero né vivo accampato sotto di esso. Ogni salice ha un suo spirito guida ed io sono uno di loro: il mio nome è Ghitash. Il mio compito? È aiutare i puri di cuore a riconoscere e perseguire il proprio destino. Non si tratta di magia, ma è una questione di propria consapevolezza interiore. Sono relativamente giovane. Ho solo 1300 anni... continua...

SIMILE SONO IO CHE PARLO DA SOLA

Tra le lamiere di questa luminosa città, i topi se la ridono nascosti sotto le macchine. All’angolo di una strada, una banda di volti segnati dal freddo fa partire una bella canzonetta, una marcia gioiosa, sui suoni di trombe e tromboni, fa ricordare a chi siede con le spalle ricurve su solitarie panchine, le belle serate del dopo guerra trascorse ubriache a ballare sui tavoli, le piccole lucine e le penombre di teste che oscillano, le voci delle donne tra cristalli e brindisi... continua...

IL PENSIONATO

Seduto su una vecchia poltrona, sto leggendo un Elizabeth George d’annata circondato dal silenzio della mia casa solitaria. Sono ormai arrivato alla rispettabile età di 75 anni, da circa 10 sono stato collocato a riposo dopo 35 anni di insegnamento, mai un giorno di assenza, sempre ligio al mio dovere di servitore dello Stato... continua...

LA CALZA DELL'ACROBATA

E’ la notte di San Lorenzo e fa un caldo cane, me sento tutto appiccicoso, così, me dico, vado sul terrazzo del palazzo a fumamme ‘na sigaretta in santa pace. Stasera il cielo sembra più scuro, non ne vedo molte di stelle. Me rilasso cò ‘na bella sigaretta e poi domani che è sabato sai che faccio?
Me ne vado prima al bar a fà colazione, quello vicino alle poste, dove c’è Gina la bionda che me fà sempre l’occhietto quando me allunga la tazzina der caffè e se sporge sempre a mostrà la scollatura quando me chiede se lo voglio “corretto”... continua...

...E LE 101 PAROLE DI...

LE POLITICHE

Mirco dondolava insieme alla sua Tennent’s, la cenere lunga sul punto di cadere, il corpo magro piegato innaturalmente dall’ultima pera... continua...

L'UNICORNO

L’unicorno era confinato in un recinto di filo spinato e corrente elettrica. I dottori gli facevano di continuo dei prelievi per trasformare il suo sangue dorato in costose medicine... continua...

IL PICCOLO TOBIAS

La mamma del piccolo Tobias era diversa quella sera. Se n’era rimasta tutto il pomeriggio a fissare la TV sintonizzata su un canale morto, due vacui occhi ancorati al tremolante nevischio grigio... continua...

TERRORISTA PER FORZA

Vorrei non avere ancora nelle orecchie il sibilo delle sirene. In questura mi trattarono male, mi interrogarono per tutta la notte... continua...

E per finire le poesie di sVanna

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